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5 modi di affrontare il rischio finanziario: miti e leggende da sfatare

Voglio farti qualche domanda. Quando prendi la macchina per uscire la sera, pensi alla probabilità di fare un incidente? Quando mangi a pranzo o a cena, rifletti sul fatto che potresti assumere delle sostanze nocive per il tuo corpo? Sei consapevole dei rischi che corri ogni volta che attraversi la strada? Se sei una persona […]

Data di pubblicazione

30 Giugno 2016

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Tempo di lettura

9 min

Voglio farti qualche domanda.

Quando prendi la macchina per uscire la sera, pensi alla probabilità di fare un incidente?

Quando mangi a pranzo o a cena, rifletti sul fatto che potresti assumere delle sostanze nocive per il tuo corpo?

Sei consapevole dei rischi che corri ogni volta che attraversi la strada?

Se sei una persona nella media, non credo che tu viva con questi pensieri costanti nella tua testa.

Sei consapevole che esistono, ma se dovessi passare la tua giornata a preoccupartene, molto probabilmente non usciresti più di casa.

In questo articolo voglio sfatare qualche mito e leggenda sul concetto di rischio finanziario e aiutarti a capire che, dopo tutto, non è tutto sempre negativo come si tende a pensare.

La definizione di rischio finanziario

La seconda parte della definizione di rischio che ci fornisce Wikipedia recita così : Sebbene ogni comportamento umano sia rischioso alcuni hanno una percentuale di rischio maggiore.

Dì la verità, anche tu hai in mente le percentuali di probabilità che si manifestino i rischi legati alla gestione quotidiana della tua vita, giusto?

Io francamente non le ho e nemmeno le voglio avere…

E allora come si fa a condurre una vita in maniera serena e tranquilla?

Probabilmente il motivo principale risiede nel fatto che, per ognuna delle eventualità precedenti, in realtà abbiamo chiara la causa e l’effetto.

Sappiamo bene dove comincia e dove finisce tale rischio e siamo consapevoli che per portare avanti la nostra vita dobbiamo accettarne un po’.

La mia domanda dunque è: perché invece per quanto si tratta di affrontare il tema della gestione dei soldi siamo tutti dei fifoni?

Il rischio è una componente naturale della nostra vita.

In realtà, ci serve a stare all’erta e ad individuare le situazioni di pericolo.

Senza questo “sensore” molto probabilmente attraverseremmo la strada senza guardare, o mangeremmo continuamente cibi velenosi o indigesti.

Ciò che è importante capire è come ci dobbiamo comportare di fronte al rischio finanziario.

Bè semplice, possiamo fare due cose:

  1. Tenercelo;
  2. Trasferirlo a qualcun altro.

Pensa al concetto di assicurazione sulla macchina.

La compagnia di assicurazione si assume la responsabilità in caso di sinistro e si fa carico dei danni e tu, in cambio, le paghi un premio.

In questo modo “trasferisci” ad un altro soggetto il rischio di dover subire grosse spese per incidenti.

La compagnia di assicurazione sa che, se il numero di sinistri è abbastanza basso, riuscirà a coprirli e a guadagnare sulla differenza dei premi non spesi (anche loro fanno i loro calcoli sul rischio).

Naturalmente non ci copriamo con l’assicurazione per il fatto di rimanere senza benzina.

Questo tipo di rischio lo teniamo sulle nostre spalle.

Allo stesso modo dobbiamo fare lo stesso ragionamento per quanto riguarda la gestione dei nostri soldi.

Ci saranno alcuni rischi finanziari che decideremo di mantenere, perché sono molto piccoli e influiscono poco.

Altri invece li trasferiremo a qualcun altro.

Quando si parla di investimenti sui mercati finanziari, la frase più sentita in assoluto è la seguente: “Si, però io non voglio rischiare eh”.

La verità è che dietro queste parole si nasconde un altro pensiero: “Non lo capisco e ne ho paura”.

Come vedi, il sensore ti sta allarmando, e fa bene.

Se non conosci lo strumento che ti propongono o non capisci cosa stai facendo è bene starne alla larga.

La paura è la madre di molti nostri pensieri e azioni.

Se non siamo in grado di riconoscerla rischiamo di farci guidare da lei verso scelte sbagliate e troppo emotive.

Come affrontare il rischio finanziario

Per avere un rapporto sereno con i nostri soldi abbiamo bisogno di tenere a mente le seguenti cose relative al rischio finanziario:

  1. Non è uguale per tutti

Possiamo partire con la consapevolezza che l’impatto del rischio non è uguale per tutti.

Per natura siamo persone diverse e i nostri caratteri possono passare dall’impavido, al temerario, al resiliente, al timido fino ad arrivare all’impaurito.

Non importa che tipo di carattere hai, conta capire che i soldi sono una riflessione del tipo di persona che sei, e che si comporteranno di conseguenza rispetto alle tue caratteristiche, a prescindere dal livello di paura o ansia che ti provocano.

Non esiste una ricetta giusta, devi solo trovare il tuo equilibrio e accettarlo.

  1. Ne esistono di diverso tipo

In campo finanziario la definizione di rischio non è unica.

Infatti, esistono rischi di diverso tipo che, se messi tutti insieme, ci forniscono l’ammontare che dobbiamo gestire.

Regola n.1: dimenticati la frase “non voglio rischiare nulla”.

Non esiste l’assenza di rischio.

Anche se tieni i soldi sotto il materasso possono capitare i seguenti scenari:

  • Entrano i ladri in casa e ti rubano tutto
  • Va a fuoco la casa e bruciano anche i soldi
  • L’inflazione ti erode il potere d’acquisto
  • Il gatto li trova e li usa come affila unghie
  • Perdi l’opportunità di accrescere il capitale nel tempo grazie all’interesse composto.

Se decidi di tenere tutti i tuoi soldi liquidi sul conto corrente incorri nei seguenti rischi:

  • La Banca può fallire
  • Dopo una certa cifra non sei più protetto dal fondo di sicurezza interbancario
  • L’inflazione ti erode il potere d’acquisto

Sei ancora sicuro che sia sempre la soluzione migliore?

Giusto per fare invece un piccolo elenco non esaustivo dei rischi che incontriamo nell’investire i nostri soldi sui mercati finanziari, troviamo:

  1. Rischio Specifico: quando concentro i miei investimenti in uno o pochi titoli
  2. Rischio Sistemico: il generale movimento dei mercati
  3. Rischio legato al Market Timing: quando entro o esco da un investimento tentando di anticipare le mosse dei mercati
  4. Rischio Valutario: se investo in titoli con valuta straniera e il cambio mi gira sfavorevolmente

Potrei continuare, ma mi fermo qui.

Capito l’antifona?

Non esiste una soluzione “zero rischi-chiavi in mano”.

Esiste capire quanto rischio corro e decidere se lo voglio accettare tutto o solo in parte.

Anche perchè tutti i rischi finanziari legati ai mercati che ho elencato poc’anzi possono essere gestiti, minimizzati e, in alcuni casi, eliminati.

  1. Trasferisci quello che ti da fastidio

Alcuni rischi sono molto fastidiosi e si possono trasferire facilmente.

Ad esempio, avere un solo conto corrente ti espone al rischio che, se per qualsiasi motivo la tua banca ha un problema tecnico e ti blocca temporaneamente l’operatività, tu possa rimanere senza la possibilità di avere accesso ai tuoi soldi.

In questo caso, basta semplicemente aprire un secondo conto corrente, da tenere come “riserva” o magari da dedicare ad una specifica operatività.

Un discorso simile lo possiamo fare per la costruzione di un portafoglio titoli.

La diversificazione è il metodo principe per ridurre i rischi specifici dei singoli titoli.

Ricordati che ridurre un rischio significa “trasferirlo” su qualcun altro e questo ha un costo (dato in questo caso nella rinuncia ad un potenziale guadagno).

Devi decidere se il livello del rischio vale il costo che devi pagare per ridurlo o eliminarlo.

  1. Accetta quello fisiologico

Torniamo all’esempio dell’attraversamento della strada.

Non possiamo pensare di non uscire più di casa, perciò prendiamo i giusti accorgimenti e attraversiamo sulle strisce, dopo aver guardato a sinistra e a destra.

Allo stesso modo, quando creiamo un portafoglio titoli, per ridurre al minimo il livello di ansia e paura, ti devi focalizzare su 3 cose:

  1. Ridurre al minimo di costi degli strumenti finanziari
  2. Impostare il corretto orizzonte temporale del tuo investimento
  3. Definire il giusto profilo di rischio

Se l’orizzonte temporale del tuo investimento è a 5 anni, è inutile preoccuparsi se oggi il tuo portafoglio ha fatto un -5%.

Se uno strumento finanziario ti costa il 3% annuo è irrilevante che poi tra un anno ti renda il 4%.

Se hai un profilo di rischio medio, non ti puoi di certo esporre come se fosse alto e poi sbiancare quando i mercati correggono del -50% e il tuo portafoglio segue linearmente questo andamento.

Le cose vanno guardate in prospettiva.

Se dall’analisi del tuo profilo di rischio esce determinato livello, fatti aiutare da un consulente finanziario indipendente per costruire un portafoglio che lo rispecchi.

Avrai degli investimenti in linea con la tua capacità di gestirli emotivamente e potrai dormire tranquillamente la sera.

Fidati che ragionando in questo modo le tue paure spariranno.

  1. Analizzalo prima di cominciare

Costi degli strumenti finanziari, orizzonte temporale e profilo di rischio vanno analizzati prima di fare qualsiasi operazione di investimento.

Se non li hai ancora definiti, fallo adesso e, se serve, modifica il tuo portafoglio in funzione di ciò che ne esce.

Non commettere l’errore di pensare il classico “io non voglio correre nessun rischio”, oppure di partire subito ad analizzare lo strumento finanziario che vorresti comprare, senza legarlo ad alcun ragionamento di pianificazione.

Non sarai mai in grado di capire se è giusto per te, se prima non hai definito le variabili che ti servono per ridurre il rischio finanziario e quindi l’ansia e la paura.

Ricordati che ci sono soluzioni adatte a tutte le situazioni, devi solo trovare quella giusta per te.

Se sei interessato a passare anche tu alla consulenza finanziaria indipendente per prendere controllo del tuo patrimonio in modo più proficuo e più equo, senza costi nascosti aggiuntivi e nel tuo solo interesse, puoi approfondire qui.

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